Fautore mio col coraggio ti scrivo il mio intenzione ,ti scrivo durante lasciarti l’ultimo commiato

Fautore mio col coraggio ti scrivo il mio intenzione ,ti scrivo durante lasciarti l’ultimo commiato

Ma ed mentre,? ?pur non essendovi ancora tracce di elementi sensibili,? ?non avendo ancora diario,? ?l’anima? «?in se stessa,? ?da sola,? ?la riproduce?» ?operandosi in codesto caso la reminiscenza,? ?un rifioritura della reperto,? ?il ridestarsi di un parere precisamente vivo nella nostra residente,? ?come l’impronta giacche il piombo lascia nella aspetto,? ?ma perche eta governo trascurato al minuto della principio.

?«?Supponi giacche vi come nella nostra abitante una apparenza emozionabile,? ?in alcuni con l’aggiunta di copioso,? ?in altri minore,? ?piu pura negli uni,? ?piu impura negli altri. ? ?E un cortesia,? ?diciamo,? ?della madre delle Muse,? ?Mnemosine:? ?tutto cio cosicche desideriamo preservare nella reperto di cio giacche abbiamo percepito,? ?visto oppure generato si imprime su questa apparenza in quanto noi presentiamo alle sensazioni o alle concezioni.? ?E di cio in quanto si imprime noi ne conserviamo diario e scienza finche ne dura l’immagine.

Ti ho costantemente pensato ,pensavo ai nostri giorni innocenti ,quando bambini facevamo le nostre avventure ,giocavamo ai oltre a semplici giochi cosicche ad oggigiorno un pargolo non sa ,non vuole

La ricordo ovvero anamnesi e percio un svegliare della testimonianza,? ?il ridestarsi di un conoscenza proprio vivo nella nostra residente,? ?ma affinche periodo stato dimenticato al minuto della nascita ed periodo quindi inconscio.? ?. ? ?Per Platone e i neoplatonici,? ?conoscere significa percio rammentare.

Sei stato continuamente disinteressato per mezzo di me benevolo mio ed io non ho giammai potuto sdebitarmi ,eravamo coraggiosi e nel nostro piuttosto bel periodo dovetti migrare con terra Bergamasca ,lasciai la nostra Campania,lasciai te caro mio

Aristotele rifiuta la enunciazione della rimembranza delle idee,? ?che contrasta per mezzo di l’impianto immanentistico del adatto metodo astratto,? ?e nega in quanto la formazione dei concetti possa avvenire senza contare le sensazioni.? ?La memoria si traduce con un?’«?immagine mnemonica?» ?di indole intenso che e durante energia un rimpianto affinche muovendosi va dal compagnia all’anima affinche lo tradurra mediante abile almeno modo avviene per l’immagine di un cosa dipinto che? “?contiene?” ?in intensita,? ?richiama,? ?la tangibilita del rimpianto durante adatto dell’oggetto rappresentato.?

QUESTO CRONACA DELLA MIA INIZIO – QUESTI FRAMMENTI DI IMMAGINE – LI DEDICO A UN MIO GRADEVOLE FEDELE DI INFANZIA – Giuseppe Picardo – cosicche la sua testimonianza non resta vana , ma ricordata dalla storia .

Un cerimonia cosicche per mezzo di questi pochi righi non potrai per niente piuttosto intuire .Sono capace affinche da la in alto se la tua intelligenza sede potrai ciononostante avere attuale mio comunicato. .. eppure noi eravamo gli invincibili i lottatori ,quelli in quanto insieme la miseria ,e la brutalita del nostro caso ci avviavamo all’adolescenza Furono tante le nostre storie e posteriormente molti anni ne ho aperto il pensiero,perfino ho messaggio dei capitoli ,sono piccole storie di dal momento che io tu eravamo bambini,in unito di questi ti ho immortalato compagno mio …

Rimpianto qualora ti prendevo i compiti di geometria a causa di paura di prenderle da mio genitore ,di dal momento che correvamo richiamo la ferrovia durante trovare i militari e i loro mezzi ,quando tu venivi luogo lavoravo dal ciabattino ,ricordo la tua anziana giacche in Agora aveva una laboratorio di alimentari ,di mentre ci trovavamo con l’altro compagno Amedeo Falgitano .

Con tutti questi anni ti ho tenuto sempre nella mia intelligenza per mezzo di la speranza in quanto un ricorrenza ti avrei abbracciato dopo l’evento triste,da un aggiunto nostro caro Pagano culmine ,ho appreso la costernato annuncio della tua fine .

Con te Giuseppe va coraggio una parte dei miei ricordi,una brandello del mio preoccupazione ,va cammino un tempo a me prediletto … va modo l’infanzia ,i tesori dei viventi,i nostri nascondigli,le battaglie della nostra giovinezza ,vai coraggio tu giacche finche vivro avro la tua insegnamento.

Ti lascio il mio preoccupazione compagno mio ancora puro e puro ,una oppressione di mano ,un amplesso affinche supera tutti peso.